Cultura e tradizione in Alto Adige e sull‘Altopiano dello Sciliar

Durante la Vostra vacanza a San Costantino allo Sciliar potrete conoscere le tradizioni dell’Alto Adige e vivere la cultura nelle Dolomiti

L’Altipiano dello Sciliar è situato in un magnifico paesaggio tra prati, pascoli, boschi, alte cime e ampie valli. A ragione è considerato tra le zone più belle dell’Alto Adige.
La varietà delle sue bellezze naturali, il fascino della sua storia, delle tradizioni e della sua arte unite alle caratteristiche d’ospitalità e cortesia dei suoi abitanti ne fanno un luogo di vacanze affermatosi oltre il confine da più di cento anni. Abitato già in epoca preistorica, come testimoniano diversi ritrovamenti, porta ancora tracce di fortificazioni romane. Numerosi edinteressanti i castelli medioevali, le dimore e gli antichi manieri del XVII e XVIII secolo. Soprattutto le tante chiesette, cappelle, torri, masi e crocefissi posti lungo i sentieri conferiscono una nota del tutto particolare alla zona ed invitano il turista ad approfondire le sue cognizioni sull’originale storia di queste strutture e di coloro che hanno contribuito alla loro costruzione.

Festival di musica

Musica classica vi viene offerto all'inizio dell'estate i primi di luglio al Jazzfestival al Castel Presule, ai Summer Classics a Siusi allo Sciliar da inizio luglio-metá agosto e al Schlern International Music Festival a Fiè allo Sciliar sempre a luglio. E in inverno vi viene proposto Swing on Snow a inizio febbraio.

Museo contadino

La frazione di S. Osvaldo (5 km), nel comune di Castelrotto, si adagia splendidamente su un fertile altipiano esteso oltre gli erti pendii che si estendono verso la Valle Isarco. Michl Jaider dell’albergo Tschötscherhof ricorda ancora bene i tempi duri dell’anteguerra quando chiunque in campagna doveva rimboccarsi le maniche, arando i campi di grano, partecipando alla fienagione, lavorando nella stalla, nel fienile e nei vigneti. Quando subentrò al padre nella gestione del maso con l’attigua pensione, i tempi erano già cambiati. I trattori sostituivano gli aratri trainati dai buoi, le macchine mietitrici avevano preso il posto delle falci e i campi di grano erano stati soppiantati dalla più redditizia attività lattiera. I vecchi attrezzi erano ormai solo d’impiccio, ma il giovane Michl non se la sentiva di disfarsene, tanto gli ricordavano gli anni della sua infanzia...

Orario d'apertura: 10 marzo - 30 novembre; da giovedì a martedì dalle ore 9 alle 20

Museo della scuola di Tagusa

A Tagusa (8 km) esisteva la scuola elementare fin dal tempo dell’obbligo scolastico generico e cioè dal 18° secolo. Inizialmente le lezioni si tenevano nella canonica o nella "Stube" dei vicini masi, finché nel 1033 fu edificato l’edificio scolastico. Nel 1993 questa piccola scuola pluriclasse fu definitivamente chiusa. Negli anni '50 del secolo scorso fu raggiunto il maggior numero di scolari con ben 46 bambini iscritti alle diverse classi. La giornata scolastica dei bimbi, nella Tagusa del tempo non permetteva incontri con il mondo esterno. Tutti i bambini si conoscevano e solo i maestri variavano di anno in anno.

Dal 2005 un "Museo della scuola" attende i visitatori con una raccolta di oggetti di arredo e di documenti didattici, ritrovati e mantenuti nei luoghi d’origine.

Orario d'apertura: Pasqua - Ognissanti; Lunedì, mercoledì, venerdì dalle ore 10 alle 16

L’erbario di Martha

Su un ripido versante del borgo di Sant’Osvaldo (5 km), poco sotto Siusi allo Sciliar, si trova la piccola azienda agricola “Pfleger”. Con i figli, la contadina del maso ha deciso di dedicarsi alla coltivazione delle erbe destinate, con zelo e amore, ad essere essiccate per farne tisane, cuscini aromatici, sali alle erbe ect. La visita dell’erbario con oltre 200 varietà di piante è un’autentica attrazione e, al tempo stesso, un vero paradiso di profumi, aromi e colori.

Nei mesi estivi offriamo delle visite guidate alle ore 16:00 al maso per dare ai clienti un’idea generale del mondo delle erbe. nei mesi di luglio e agosto visita guidata ogni giorno da lunedì a venerdì. Nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre invece la visita guidata ci sarà ogni venerdì. La durata della visita è di 30-45 minuti. Il costo è di 5,00 Euro a persona, i bambini fino a 12 anni non pagano. Saremmo felici se veniste a trovarci al maso. Il nostro negozio è aperto dal lunedì al sabato, orario continuato dalle ore 10.00 alle ore 17.00. Nei mesi estivi dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Numero di telefono: 0471 706771.

Le rovine di Castel Rovereto

La costruzione, che risale al XII sec., appartenne ai signori di Aichach (5 km), dinastia consumatasi fino all’estinzione in sanguinose battaglie contro i   signori di Castelrotto. Fu così che il castello passò nelle mani di questi ultimi che ne rimasero padroni fino al 1741. Il maso accanto, denominato  “Pflegerhof” è assolutamente degno di essere visitato. Si effettuano coltivazioni biologiche, alcune di interesse esclusivo, come quelle delle erbe  aromatiche e officinali che vengono lavorate ed essiccate. Sentiero 7a da Siusi.

 

Il museo parrocchiale di Fiè allo Sciliar (3 km)

Il Museo parrocchiale di Fiè allo Sciliar è situato nella cappella di S. Michele. L'antica cappella cimiteriale mostra opere d'arte sacra tardo-gotica provenienti dalle chiese e cappelle del circondario. L'altare a portelli della chiesa di S. Pietro sul Colle costituisce il vero gioiello del Museo parrocchiale.

Orario d'apertura: giugno - fine ottobre

Tra croci e capitelli vive testimonianze di una fede profonda

Muti testimoni dello scorrere del tempo, accarezzati dal vento e segnati dalle intemperie, fanno capolino ai margini delle strade, spesso solitari e nascosti, altre volte in angoli ricchi di storia. Presenti sull’Altipiano praticamente ad ogni piè sospinto, nella frenesia della vita quotidiana passano troppo spesso inosservati. Stiamo parlando dei segni religiosi, dei tanti crocifissi apposti lungo le strade, delle cappelle votive e delle immagini sacre, da sempre così intimamente legati alla cultura agreste e alla tradizione religiosa di queste montagne.

La chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta è in stile tardo-gotico ma il suo allestimento interno rivela elementi interessanti di pressoché tutte le epoche della storia d'arte.

La chiesa parrocchiale di Fiè (3 km)

Nella sua forma attuale, la chiesa risale al 1515-1520. L'opera più antica dell'inventario è un prezioso crocefisso romanico risalente al '200. Il richiamo visivo più suggestivo per il visitatore è comunque costituito dall'altare maggiore tardo-gotico con rivisitazione neo-gotica. Nell'allestimento interno della chiesa sono da ammirare il pulpito e il matroneo destinato a ospitare l'organo di epoca tardo-barocca, resti di affreschi e un altare del primo barocco.

Sante Messe:

Chiesa Parrocchiale Fiè allo Sciliar
Domenica: alle ore 10:00

Chiesa Parrocchiale Aica di Fiè
Settimane dispari: domenica: ore 8:00
Settimane pari: sabato: ore 19:00

La chiesetta di San Costantino

La chiesa, che nella parlata popolare viene chiamata "Kristanzen", si erge in posizione idilliaca su un colle perifero.

Il primo documento in cui si fa menzione dell'edificio risale all'anno 1281, anche se le mura della navata principale e la porzione inferiore della torre risalgono all'epoca romanica. Al restauro, avvenuto all'inizio del '500, risalgono il coro e la volta a rete in stile tardo-gotico

 

La chiesetta è raggiungibile a piedi in solo 5 minuti dal maso Trafuns.

Castelli & rovine

Castelvecchio, Castel Presule, Rovine di Salego e Castel Forte. Immergetevi nel mondo medievale delle rocche e dei castelli attorno all'Alpe di Siusi in Alto Adige.

Castel Presule

I Rabensteiner vivono in una casa piuttosto singolare. Il "loro" castello ha conosciuto nei secoli tante vicissitudini storiche ed è oggi un' attrattiva culturale per migliaia di visitatori. Paura dei fantasmi? Macché! Quando di notte sentono armeggiare, però, le decine di ghiri che popolano la soffitta, non si può dire che l'atmosfera non diventi spettrale. "Prima o poi ci si abitua a tutto" filosofeggia Michl, il padrone di casa.

Il castel Presule può essere visitato solo nell'ambito di visite guidate da inizio maggio a fine ottobre ogni giorno, sabato escluso. Vi consigliamo di vedere il cortile storico, la cappella idilliaca, la sala del caminetto, la sala dei cavalieri, le camere di Leonhard von Völs e l'impressionante armeria

 

Il castello di Oswald a Siusi (3 km)

Il poeta e cavaliere Oswald von Wolkenstein ereditò dai genitori und terzo della proprietà di Castelvecchio. Proprietario degli altri due terzi era il cavaliere Martin Jäger, cui spettarono anche due terzi dei vicini poderi di proprietà del castello. Eppure nessuno dei due ereditieri prese dimora fra quelle mura, finché Oswald sposò Margarete von Schwangau. E così iniziarono le dispute per il castello. Il castello è liberamente accessibile.

 

 

 

Le rovine di Castel Salegg

Al centro del bosco si elevano su un colle a sud di Siusi (3 km) i pochi ruderi rimasti di Castel Salego. Alla stessa altezza, anche Castelvecchio, residenza del noto poeta e cantore lirico Oswald von Wolkenstein. Pare che un tempo vi fosse una galleria sotterranea ad unire i due castelli distanti l’uno dall’altro circa mezz’ora di cammino. E pare che in quei cunicoli si celassero tesori d’oro e d’argento.

I bagni di fieno

Cos'avranno in comune abitanti, ospiti e mucche di Fiè allo Sciliar (3 km)? La possibilità di bere dell'ottima acqua, di respirare un'aria fresca e godersi il profumo del fieno. La frescura estiva non è dunque un'invenzione turistica recente nè lo è il tentativo di accrescere il benessere del corpo e della mente con il ricorso a rimedi naturali. Egregia testimonianza di questa lunga tradizione, i bagni di fieno proposti da Fiè allo Sciliar. Un tempo erano i contadini a coricarsi nel fienile dopo una giornata di raccolto in montagna e furono proprio loro ad accorgersi che non vi era nulla di meglio di un giaciglio nel fieno per far svanire in un soffio le fatiche di una giornata.

Giovamento per il corpo, lo spirito e la mente
Oggigiorno, le moderne tecnologie consentono la pratica dei bagni di fieno in ogni momento dell’anno e molte strutture ricettive propongono nei propri reparti bellezza e benessere questa antica tradizione dell’ Alpe di Siusi. Igiene ed estetica vanno ora di pari passo con una attenta selezione del fieno dell’Alpe di Siusi. Un pascolo nel pieno della sua maestosa veste estiva, con la varietà incredibile di piante e fiori del maggiore altipiano d’Europa, affascina chiunque, compresi i botanici.
 

 

 

 

 

 

 

Alpeggio
L’erba utilizzata per i bagni di fieno cresce esclusivamente su questi prati non fertilizzati. Il fieno raccolto, tagliato il mattino presto o la sera tardi per mantenere intatte le essenze eteriche, viene immediatamente posto ad essiccare.
Attraverso il calore sprigionato dal corpo, i numerosi principi attivi contenuti nelle erbe e gli oli eterici penetrano nell’organismo attraverso la pelle e il respiro. Perché questo processo abbia inizio, tuttavia, è necessario che il fieno venga nuovamente umidificato.

Al Hotel Völser Heubad avete la possibilità di testare i benefici dei bagni di fieno:

Orario d'apertura:
Lunedì a sabato dalle ore 7.00 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.
Domenica chiuso. 'Tel. 0471 725020

 

Parco Naturale dello Sciliar
La figura dello Sciliar - con le due cime della Pinta Santner e Punta Euringer - è considerata una degli emblemi dell'Alto Adige. Qui, dove lo Sciliar "scruta come un castello del Gral inondato di luce nell'Ade della gola dell'Isarco" (Rampold), le dolomiti raggiungono le loro estreme propaggini occidentali - e come si addice ad un potente principe dei monti, lo Sciliar riposa su un piedistallo costruito su più gradini.
Ad un'altitudine media di 1.000 m sul livello del mare la media montagna (con Castelrotto, Fiè e Tires) costituisce il basamento. Quasi mille metri più in alto, sul suo fianco settentrionale, è adagiata l'Alpe di Siusi, che appare come un verde cuscino ondulato, su cui poggia, altri cinquecento metri più in su la piattaforma dello Sciliar.
Anche i boschi attorno a Tires, a Fiè e a Siusi nonché la valle Caimin fanno parte del Parco Naturale.
Il Parco Naturale dello Sciliar comprende una superficie di 5.850 ettari. Con la zona di tutela paesaggistica dell'Alpe di Siusi (6.817 ettari) forma un'area naturale unitaria. Da sempre l'Alpe di Siusi ha svolto una funzione importante per l'alpicoltura. A poco a poco è divenuta sempre più interessante anche per il turismo - infatti la bellezza, la varietà e l'originalità della zona sono eccezionali.

 

Il sentiero dei masi

Un’escursione tra prati e castagneti, accompagnati da una stupenda vista panoramica sul Renon, lo Sciliar e Monte Cavone e alcuni scorci del Catinaccio.

Il sentiero si sviluppa lungo antichi cammini carrabili e comunali, i cosiddetti “Kirchsteigen”, ripuliti e collegati tra di loro. Conduce attraverso un meraviglioso paesaggio agreste, caratterizzato da antichi masi, ponti sopesi, panchine e numerosi belvederi.

Il nostro suggerimento: alcuni di questi masi offrono anche il Törggelen, dove con antica tradizione vi verranno serviti piatti tipici dell' Alto Adige.

Törggelen

Quando si pensa al "Törggelen", il pensiero vola subito ad una serie di emozioni che si possono vivere nella fascia pedemontana che circonda Bolzano, trapuntata da ordinati pergolati di vite che si innalzano fino a 6-700 metri di quota per poi lasciare il posto ai boschi di castagne e di querce. In questa fascia di territorio sono dislocati diversi masi agricoli che nel periodo autunnale diventano protagonisti di questa antica tradizione locale.
ll nome "Törggelen" deriva dal latino "torquere" ovvero pigiare, pressare l'uva dopo la vendemmia. Forse l'usanza proviene dai tempi antichi quando amici e parenti si recavano ad aiutare il contadino in questo lavoro e ricevevano per ricompensa un buon piatto di canederli, una salsiccia casereccia, un po' di speck accompagnati da un buon bicchiere di vino della casa.
Al giorno d'oggi non si pigia più l'uva con i piedi ma è rimasta l'usanza di effettuare delle escursioni giornaliere in compagnia di amici e famigliari, sostando nel corso della giornata in uno o più masi per assaggiare il buon vino e le leccornie che la cucina contadina di stagione offre.
Naturalmente non possono mancare le caldarroste, le noci ed i deliziosi Krapfen al papavero o al mirtillo rosso e gli "Straubn", una sorta di dolce da mangiare solo in compagnia e dove le forchette sono bandite.
Ma il "Törggelen" non è solo camminare, bere, mangiare... è anche allegria e voglia di passare felicemente una giornata insieme all'insegna del sano divertimento.

Agriturismi (“Buschenschänke”) nell’area vacanze Alpe di Siusi
Gli agriturismi di Castelrotto, Siusi e Fiè allo Sciliar normalmente sono aperti d’autunno da settembre/inizio ottobre a fine novembre

Agriturismi:

Maso Lafreider, Castelrotto, tel. 0471 706570      

Maso Verleiher, Siusi; tel. 0471 707143     

Maso Pitschlmann, Fiè, tel. 0471 725544   

Maso Vecchio Faust, Fiè, tel. 0471 601141     

Maso Front, Fiè, tel. 0471 601091

Maso Wasserer, Fiè, tel. 0471 724114

Agriturismo Stangler Hof, San Costantino, tel. 348 865 9739

Agriturismo Malenger Mühle, Siusi, tel. 0471 707269

Maso Lafogler, Siusi, tel. 0471 706624

Osteria contadina Laitnkeller, Fiè, tel. 0471 601094

Osteria Örtlhof, Fiè, tel. 0471 707105

Transumanza sull' Alpe di Siusi

Le strade dell’Alpe di Siusi a Compaccio saranno invase pacificamente da circa 200 esemplari di mucche, cavalli, pecore, vitelli e capre e dalle loro guide. Sarà un assalto allegro e colorato: ad ogni mucca verranno applicati copricapi fioriti e campanacci scelti con cura, e l’esemplare più bello farà bella mostra di sé indossando l’addobbo più importante. Non mancheranno l’esibizione della banda musicale del paese e il mercato contadino. Ad accompagnare il tutto, gustose specialità della cucina locale. Le transumanze dal'Alpe di Siusi e dall' Alpe Tuff a Fiè hanno luogo ogni anno i primi di ottobre

Mercati

Un affare lì, un affare là...
In tutta la regione sudtirolese hanno luogo dei mercati e così anche a Castelrotto. Un'esperienza particolare rappresentano i mercati dei contadini. Soprattutto quando è possibile abbinare qualche buon affare ad una bella passeggiata attraverso un tradizionale borgo altoatesino :-)
Spaziando da abbigliamento a scarpe, articoli di pelle, verdura e frutta fresca, i mercati in base alla stagione offrono tutto ciò che potete immaginarvi.

Solitamente i negozi sono aperti dal lunedì al venerdì dalle ore 8:00 alle 12:00 e dalle ore 15:30  alle 19:00, mentre il sabato dalle orez 8:00 alle 12:00. durante l'alta stagione i negozi sono aperti anche il sabato pomeriggio.

Nelle vicinanze dell'Alpe di Siusi, ossia a Bolzano, ogni sabato viene organizzato il cosiddetto “grande” mercato. Un'ottima opportunità di passeggiare e gironzolare per le viuzze di Bolzano, sempre a caccia delle occasioni più appetitose...

Eccovi una lista dei mercati della zona:
martedì: Siusi (1 km) - mercato dei contadini
mercoledì: Fiè (3 km) - mercato settimanale
giovedì: Castelrotto (4 km) e Siusi - mercato settimanale
venerdì: Castelrotto - mercato dei contadini
sabato: Fiè - mercato dei contadini

Inoltre nei mesi estivi troverete curiosità sui mercatini delle pulci, come anche sul mercato dell'Alpe di Siusi, 8 settembre, un mercato tradizionale dei contadini locali. 

Mercatino di Natale a Castelrotto (5 km)

Quando le Dolomiti si sono giá rivestite di un bianco manto di neve e boschi e prati sono ricoperti di brina fresca, è tempo d’Avvento. Con esso comincia il periodo di preparazione e di gioia per la festa natalizia imminente. Cerchi di immaginarsi l’ ambiente incantevole del mercatino di Castelrotto con musica, le deliziose specialitá della zona come “Strauben”, “Zelten”, “Stollen”, “Spekulatius”, vin brulé, golosi pasticcini, biscotti alla cannella ed al panpepato, oggetti artigianali fatti a mano e tanto altro ancora…Il mercatino è aperto tutti i fine settimana a dicembre.